Natale in Sicilia

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Il nostro ultimo viaggio in questa regione risale ormai a due anni fa e la nostalgia si fa sentire. Non abbiamo moltissimi giorni, ma sono quelli più carichi di atmosfera natalizia. Partiamo alle 13:20 del 22 dicembre, con prevedibili problemi di traffico. E così, dopo pochi chilometri

ci facciamo la nostra oretta di coda. Fortunatamente è l’unico ingorgo che troviamo, poi strada libera fino all’imbarco di Villa San Giovanni. Ci arriviamo alle 23:30 circa, con solo una breve sosta per rifornimento carburante. Addirittura ceniamo viaggiando! Passiamo lo stretto di Messina e all’una ci tuffiamo a letto dopo aver parcheggiato nell’area dedicata alla sosta camper del distributore Agip lungo l’autostrada. 23 dicembre: la notte è trascorsa tranquilla, anche perché eravamo molto stanchi. La nostra prima meta siciliana è Taormina, la perla del Mediterraneo! Siamo già stati qui, ma in estate. Vederla nel periodo natalizio ha un altro fascino e poi in questi giorni c’è la "CioccolArt Sicily", la mostra dove il cioccolato incontra l’ Arte. Il cioccolato non sembra neanche un alimento se si guardano i manufatti creati dagli abili artisti ed esposte nella Ex Chiesa del Carmine. Moltissimi gli eventi legati a questa manifestazione, che prevede anche l’organizzazione di corsi e laboratori. Conosciamo la città e così non ci facciamo mancare una passeggiata rilassante nel Parco Colonna.

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Fatto costruire da una tal Florence Trevelyan, molto nota agli abitanti del posto. Una Lady inglese amante dei viaggi, degli animali, della natura e del "bello". La nostra giornata però prevede ancora una sosta dedicata a un presepe vivente già visto nel nostro viaggio invernale in Sicilia del 2011: Aci Sant'Antonio. Qui, nei locali della parrocchia Santa Maria la Stella, ogni anno il presepe vivente degli antichi mestieri viene arricchito da una scenografia diversa. Questa volta il tema è la vita nel porto. Con la ricostruzione del porto di Catania e tanto di barca e barcaioli che navigano e improvvisano divertenti scenette. Dovrebbe essere chiamato "degli antichi mestieri" e "dei buoni sapori", vista la varietà di pietanze che vengono cucinate ed offerte ai visitatori! Con la loro proverbiale cortesia, le cuoche ci svelano ingredienti e preparazione dei piatti preparati. Ci informiamo sulla possibilità di spostarci a Catania per il giorno successivo, ma ci viene consigliato di pernottare direttamente in città per trovare un posto libero per il nostro camper evitando così il caos del mattino della vigilia di Natale. Dopo qualche giro di perlustrazione, ci fermiamo nell'unico posto indicato come punto sosta: Piazza Verga. La piazza è abbastanza rumorosa ma pare non ci sia altra scelta. 24 dicembre: Anche oggi sole splendente e temperatura gradevole. A pochi metri dal nostro camper la fermata del bus che in pochi minuti ci fa arrivare in centro. Inutile descrivere la tipicità e le bellezze di questa città da visitare almeno una volta nella vita! Tra il mare e l'Etna, i monumenti storici e le abitazioni popolari, quello che colpisce è l'ospitalità e la cordialità degli abitanti. Il mercato del pesce, la Pescheria, e la fiera. La Cattedrale, l'anfiteatro romano e i palazzi storici. Poi lo shopping e il ritorno al camper in bus. Rientrando non abbiamo alcuna esitazione, si pranza con spaghetti ai ricci di mare e gamberoni. Ma i nostri souvenir gastronomici non si limitano a questo: capretto, sarde, origano, agrumi profumatissimi. Si riparte subito dopo il lauto pranzo verso Centuripe. Ci spostiamo così nella provincia di Enna, che conosciamo pochissimo, e questo paese è sicuramente un ottimo punto di partenza. Troviamo subito un bel parcheggio ampio all'interno della Villa Corradino, dove il panorama comprende il profilo del paese e le vallate che lo separano dall'Etna. Garibaldi lo definì il "balcone di Sicilia". Come in ogni nostro viaggio invernale, tralasciamo le visite tradizionali alle città e ci dedichiamo solo alle manifestazioni natalizie. "Centuripe nel presepe" è un piacevole percorso tra i vicoli del centro storico, dove sono sistemati presepi secondo un itinerario indicato nei depliant distribuiti in vari esercizi commerciali.

Catania
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Taormina
Taormina Taormina
Taormina
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Aci Sant'Antoni...
Aci Sant'Antonio Aci Sant'Antonio
Taormina
Taormina Taormina
Etna
Etna Etna


Ci imbattiamo in una delle novene, nenie natalizie suonate da piccoli gruppi di ragazzi che, cantando e suonando, girano per le strade fermandosi di tanto in tanto. Caratteristico il presepe allestito all'interno di un gigantesco cannolo siciliano (naturalmente finto). La giornata però prosegue, dobbiamo raggiungere Agira dove questa sera ci sarà un Presepe Vivente ambientato nel contesto scenografico dello storico Castello. Una vigilessa non ci informa che nella parte bassa del paese c'è uno spazioso punto sosta e così (non trovandolo) parcheggiamo all'entrata di un distributore. Blocchiamo il passaggio di due automobili ma, con la solita proverbiale cortesia, il proprietario (di sua iniziativa!) ci autorizza a restare "quanto vogliamo"! Ci sistemiamo e, con la navetta, raggiungiamo la parte più alta del paese. L'autista della navetta compie un vero miracolo e riesce a farci giungere a destinazione nonostante la strada strettissima: a volte sfioriamo il muro a causa dei parcheggi selvaggi nei punti più angusti delle viuzze! Salendo verso la grotta si assiste al lavoro di decine di artigiani che abilmente mostrano come erano svolti i mestieri di una volta. Il vasaio ci racconta come la lavorazione della creta fosse importante in questa cittadina, dove c'erano i migliori maestri di tutto il circondario! Gli orci venivano usati per il trasporto del vino e dell'olio, ritrovati (ci dicono) dentro navi romane. E nel dopoguerra c'erano ancora ben dodici laboratori ancora in attività. All'interno della Chiesa di Santa Margherita (davvero molto bella) avverà la consegna delle tavole dei 10 comandamenti, ma non aspettiamo, siamo stanchi e così torniamo al camper dopo aver assaggiato la fruata (una focaccia veramente buona) all'Original Dixieland Swing Cafè. La notte si rivelerà rumorosissima (peccato non aver individuato il punto sosta poco distante dove c'erano tanti camperisti, ma la vigilessa non ce lo aveva indicato!). 25 dicembre: partiamo con molta calma in direzione Marineo, ma giunti nel paesino non riusciamo a trovare neanche un piccolo angolino dove fermarci! Proseguiamo quindi verso Piana degli Albanesi. Ci posizioniamo nel piazzale indicato come punto sosta dal nostro navigatore. Oggi è il giorno di Natale e trovare negozi aperti è davvero un'impresa! Riusciamo ad assaggiare i famosissimi cannoli e il buccellato. Li mangiamo nel bar-pasticceria Di Noto: ce ne sono di ogni grandezza, fino a circa due chili di peso! Una piacevole chiacchierata all'interno del bar con il proprietario dell'Antica Trattoria San Giovanni (ci svela che ha partecipato anche alla Prova del Cuoco) e poi una passeggiata "digestiva" prima di andare a dormire. Ora è nota a tutti questa cittadina per i famosi cannoli, grandissimi e di gusto diverso da tutti gli altri in vendita in Sicilia, come orgogliosamente ci raccontano. Ma le origini rendono ancor più singolare questo angolo di Sicilia: i Turchi invasero i Balcani alla fine del XV secolo e, proprio questo, causò la fuga di copiosi gruppi di albanesi che ripararono in varie località del sud Italia. Uno dei centri che fondarono fu proprio Piana degli Albanesi. Ancora oggi i cittadini sono attaccati alla loro terra d'origine e ogni iscrizione è rigorosamente bilingue! Il punto sosta che ci ha indicato il  tomtom è rumorosissimo e luogo di partenza di scorribande di giovani. 26 dicembre: oggi si va a Termini Imerese. Città presentata a noi tutti dai mezzi di informazione come sede di un noto stabilimento di costruzione di automobili. Ammetto che ci incamminiamo senza troppo entusiasmo, convinti di trovar null'altro che una città moderna e industrializzata. Il nostro navigatore insiste  nel condurci in un punto sosta inesistente, e questo ci quasi convince a proseguire oltre. Fortunatamente troviamo un posto per parcheggiare lungo la strada e così ci convinciamo a fermarci. Inoltrandoci verso il centro ci imbattiamo in Presepiando al Museo, una sorprendente mostra di presepi, allestita da artisti locali che ci stupiscono con presepi maestosi, originali e curati nei minimi particolari che testimoniano le infinite ore di lavoro che sono state necessarie per produrre capolavori così stupefacenti. Si accede alla mostra dalla Chiesa di Santa Maria della Misericordia in via Umberto I, collegata internamente con il Museo Civico Baldassarre Romano. Con la ormai nota cortesia e accoglienza dei siciliani nei confronti dei turisti, ci permettono di visitare i vari settori dove ci sono opere davvero singolari. ci soffermiamo parecchio di fronte alle bacheche che contengono la collezione numismatica, con monete di provenienza greca, ellenistica e romana rinvenute a Termini (Chiuso il lunedì – dal martedì al sabato 9.00/13.00 – 16.00/18.30 – domenica 8.00/12.30). Usciamo e nel chiedere informazioni sul presepe vivente, una gentilissima signora (grazie di cuore Mary) ci guida tra le strade cittadine e ci spiega ogni particolarità e ogni testimonianza storica. Sorprendente quanti tesori artistici vengono custoditi qui! Un'altra sorpresa ci attende il pomeriggio: il presepe vivente più originale e più suggestivo mai visto. Location e scenografia ci fanno assistere alla storia di Gesù, rappresentata e raccontata. Mai viste tanta partecipazione! Il percorso termina nella Chiesa dell'Annunziata, un capolavoro segnato dal tempo, dove si trova il presepe in marmo più antico di Sicilia (1494) di Andrea Mancino. Ringraziamo gli organizzatori, in particolare un gentilissimo ragazzo che ci ha davvero accolto premurosamente: grazie Giorgio! Lasciamo a malincuore questo angolo di Sicilia che ci ha riservato così tante piacevoli sorprese, e ci spostiamo a Palermo nel parcheggio videosorvegliato del porto (avevamo sostato qui anche durante un nostro precedente viaggio). 27 dicembre: giornata dedicata completamente a Palermo. Ripercorriamo strade già conosciute, ma penso che Palermo possa essere vista infinite volte con le sue magnificenze, il suo folklore e soprattutto l'accoglienza straordinaria degli abitanti. Ci fa piacere incontrare di nuovo Giorgio, il ragazzo di Termini Imerese con cui ci soffermiamo un po' per una piacevole chiacchierata. Poi ci rechiamo nuovamente alla Cattedrale da dove non si uscirebbe mai, e quando si è fuori, non si smetterebbe mai di fotografarla! Torniamo al famoso mercato Ballarò, un po' di doveroso shopping nei negozi del centro e di nuovo nella Chiesa di Sant'Agostino, dove conversiamo per quasi un'ora con un simpatico monaco che ci regala un bel libro! La giornata corre tra visite e gastronomia, come non esagerare con pane e panelle, panino con la milza e un assortimento infinito di dolci ...Per la notte restiamo nel parcheggio del porto e, al mattino (28 dicembre) decidiamo di recarci a Monreale. Non possiamo davvero evitare di farlo, già abbiamo saltato la visita a questo magnifico monumento e, visto il detto siciliano, «chi va a Palermo, e non va a Monreale, ci va asino, e torna animale». «chi va a Palermo, e non va a Monreale, ci va asino, e torna animale» non possiamo tornare animali per la seconda volta! Se si proviene da Palermo, le prime indicazioni sono un po' fuorvianti per i camperisti perchè da quel lato è vietato l'accesso ai camper. Bisogna proseguire e poi risalire secondo indicazioni, si arriva così fin sotto il Duomo con una doppia possibilità di scelta: un parcheggio gratuito un pochino più in basso e un parcheggio a pagamento (1€/h) e sorvegliato con una scala di accesso che porta diretta al centro della città. Scegliamo questa seconda possibilità e ci ritroviamo in pochi minuti all'interno di una delle bellezze a mio parere più spettacolari (ingresso gratuito). Due occhi sembrano non bastare per tutti i magnifici mosaici che ricoprono le pareti interne! Visitiamo anche il Chiostro (ingresso 6€) e cito una frase di Guy de Maupassant in La via errante: "Il meraviglioso chiostro di Monreale suggerisce alla mente una tale sensazione di grazia che ci vorrebbe restare quasi per sempre. È molto grande, perfettamente quadrato, di un’eleganza delicata e fine; e chi non l’ha visto non può immaginare cosa sia l’armonia di un colonnato...".

Agira
Agira Agira
Agira
Agira Agira
Agira
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Palermo
Palermo Palermo
Palermo
Palermo Palermo
Palermo
Palermo Palermo
Palermo
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Piana degli alb...
Piana degli albanesi Piana degli albanesi
Piana degli alb...
Piana degli albanesi Piana degli albanesi
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Piana degli albanesi Piana degli albanesi
Monreale
Monreale Monreale


Il pomeriggio lo passiamo nel centro commerciale ForumPalermo per un po' di shopping e un po' di provviste alimentari. Uscendo troviamo un rivenditore di stigghiole: deliziose! Ci fermiamo per cambiare la bombola in un rivenditore e riprendiamo la strada verso Santo Stefano di Camastra, la città delle ceramiche. Ci sono rivendite ovunque e, anche se tardi, riusciamo a fare qualche acquisto. Un po' indecisi sulla prossima meta, ci torna in  mente che non molto lontano da qui c'è Castelbuono, famoso per il panettone della pasticceria Fiasconaro. Arriviamo che è tarda sera ma non abbiamo difficoltà nel trovare il punto sosta camper (molto ben indicato, silenzioso ma un po' in pendenza - fare attenzione quando si entra). 29 dicembre: qui la temperatura cambia, siamo nel Parco delle Madonie, è abbastanza freddino e il tepore cui eravamo abituati nei giorni scorsi è ormai un ricordo. Visitiamo il Castello (4€ a persona), sede le Museo Civico. Per molti secoli è stato la residenza della famiglia Ventimiglia, ma dal 1920 è di proprietà comunale. Ma non fu il comune a pagare il dovuto per l'acquisto, ma una vera e propria colletta tra gli abitanti del paese! Il percorso museale è così ben fatto che ci restiamo ore! Su vari livelli, aiuta il visitatore a comprendere l'evoluzione storico-architettonica del luogo. Il piano più alto è dedicato al culto per la Santa Patrona Sant'Anna. La Cappella Palatina, definita "la più fastosa cappella di maniero feudale che esista in Sicilia", custodisce la reliquia di Sant'Anna. E forse è dovuto proprio a questo luogo di culto il notevole interesse dei cittadini per l'edificio. Alla fine di luglio si svolge una maestosa manifestazione in onore della Santa. Usciti ci rechiamo verso la piazza e, strada facendo, abbiamo modo di conoscere vari prodotti locali come i salumi (davvero ottimi) e la manna, prodotta da alcune specie di alberi di Frassino, che pare abbia proprietà davvero eccezionali. Arriviamo in piazza Margherita dove si trova il piccolo banco che offre assaggi della produzione della famosa pasticceria Fiasconaro: d'obbligo gli acquisti all'interno della fornitissima rivendita. Il freddo è davvero pungente e torniamo al camper ad ora di pranzo per riscaldarci un po' e poi ripartire. Singolare episodio in autostrada: non ci sono biglietti d'entrata al casello, non c'è personale e le autovetture che ci seguono ci fanno cenno di proseguire. Arrivati al casello di uscita ci chiedono la nostra provenienza e ci spiegano che non c'è personale, la società che gestisce la rete autostradale non prende provvedimenti e così i caselli restano incustoditi. Se si deve uscire dove la sbarra è automatica, basta chiamare la polizia che provvede ad aprire! Arriviamo a Barcellona Pozzo di Gotto, dove visitiamo presso il Santuario S. Antonio il presepe vivente: molto bello anche questo! Con un'offerta si può avere un pezzo di sapone naturale che loro (ci dicono) usano anche come dentifricio! Assistiamo anche a un antico modo di lavorare le arance. Divertente la mostra dei presepi che sono soggetti alla votazione dei visitatori: anche noi scegliamo i nostri preferiti! Notte nel piazzale della Chiesa, davvero silenzioso.
30 dicembre: il freddo di ieri sta facendo i suoi effetti e mi sveglio con mal di testa e febbre. Così decidiamo di rientrare a casa con un giorno di anticipo. Ci dispiace di annullare il programma che avevamo per l'ultimo giorno, ma non  possiamo fare altrimenti. Salutiamo la Sicilia, con la solita promessa di tornare presto!

 

Castelbuono
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Etna
Etna Etna
Sul traghetto
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