Berlino, la Märchenstraße e Monaco, ancora nel Regno del Re delle favole: vacanze in Germania! - Berlino

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Torniamo lentamente al camper quasi all’una di notte, lasciando una città in piena vita! 19 luglio: usciamo alle 10 per visitare la Sinagoga, vicinissima all’area di sosta; in realtà non è più una sinagoga attiva, ma solo un museo. Non c’è audio guida in italiano ma solo in tedesco, inglese ed ebraico, le didascalie sono anche in inglese ed è assolutamente vietato fotografare. Venne costruita intorno alla metà dell’Ottocento su progetto dell'architetto Eduard Knoblauch, ed era la più grande sinagoga di Berlino. Durante la Notte dei Cristalli, nel 1938, quando vennero distrutti più di 7.000 negozi ebrei, fu danneggiata anche se in modo non considerevole. I bombardamenti del secondo conflitto mondiale ne peggiorarono le condizioni; in ultimo, nel 1958 le autorità della DDR ne decretarono la demolizione. Fu ricostruita tra il 1988 e il 1995. Tornati al camper, saldiamo il conto e ci spostiamo su Altonaer Straße, non lontano dalla Colonna della Vittoria; abbiamo intenzione di passare una giornata allo Zoo, e da qui non è distante. La sosta sul viale è consentita, abbiamo chiesto ad un uomo della “Polizei”. Un contrattempo ci costringe a un fuoriprogramma: una bici con una gomma a terra ci obbliga a tornare al camper e a spostarci alla ricerca di una rivendita per sostituire la camera d’aria. Scopriamo un negozio (“tip Auto … “ in Reinickendorfer Straße, 1) che è un vero paradiso; 7.000 mq. di accessori per auto, moto e bici, dove compriamo molto più del necessario. Risolto il problema della bici, è ormai troppo tardi per lo zoo. Tornare nell’area a quest’ora è impossibile, avrà già tutti i posti occupati, così parcheggiamo vicino la Reichstag e dedichiamo il pomeriggio al centro di Berlino. La Reichstag non possiamo visitarla, bisognava prenotare almeno tre giorni prima; la visita è gratuita ma bisogna compilare un modulo on-line. Proseguiamo verso il centro e arriviamo alla grandiosa Porta di Brandeburgo (Brandenburger Tor), simbolo dell’unità tedesca. La quadriga posta sulla sua sommità è della fine del Settecento e, a inizio Ottocento, Napoleone la portò a Parigi come bottino di guerra, ma qualche anno più tardi i prussiani la riportarono indietro, aggiungendo una croce di ferro alla corona. Anche questo splendido monumento cadde sotto i bombardamenti della seconda guerra mondiale che la danneggiarono e ne resero necessario il restauro alla fine degli anni Cinquanta; la fortuna fu che gli stampi originali si trovavano, e si trovano tuttora, nel deposito della fonderia Noack a Berlino Ovest. Durante il periodo della Berlino divisa fu rivolta verso la Berlino Est, per poi riprendere la posizione originale quando cadde il muro. Nella piazza una buona quantità di personaggi che svolgono lo stesso compito dei Centurioni del Colosseo, soldati tedeschi e russi che si fanno immortalare con i turisti. Sembra un po’ il cuore della città, da qui partono molti tour turistici, i taxi-bici e si possono affittare delle buffissime bici che permettono il trasporto di molte persone. Dalla Porta inizia il viale Unter den Linden (Sotto i Tigli), così chiamato per gli alberi di tiglio che popolano il percorso centrale del viale più elegante della città. Lo percorriamo tutto inoltrandoci nel quartiere Mitte, e arriviamo alla Cattedrale di Sant’Edvige, il luogo di culto cattolico più importante della città. Qui è sepolto padre Bernhard Lichtenberg, ucciso in un campo di concentramento e beatificato come martire. C’è da precisare che in Germania la regione con una buona componente di cristiani cattolici è la Baviera, nel resto del Paese la componente protestante è in maggioranza; in ogni paese o città, comunque, c’è sempre un cartello che indica gli orari delle funzioni di entrambe le correnti religiose. Non lontano vi è il maestoso Duomo, purtroppo possiamo ammirarlo solo dall’esterno perché a quest’ora è ormai chiuso. Passeggiando attraversiamo anche un bel ponticello sullo Strea e arriviamo pian piano nell’Alexanderplatz, palcoscenico di moltissimi artisti di strada, dove si trova l’Orologio del Mondo (Berlin-Uhr). Facciamo numerosi acquisti di souvenir, e non solo, e, tornando al camper, ci lasciamo alle spalle una spettacolare Porta di Brandeburgo illuminata ad arte. Restiamo qui per la notte, visto che sembra molto tranquillo.

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Al mattino (20 luglio), però, dobbiamo spostarci entro le 10; oggi da quest’orario, infatti, vige il divieto di sosta per chissà quale motivo. Parcheggiamo di nuovo su Altonaer Straße; oggi è la giornata dello Zoo. Lo raggiungiamo passando attraverso il Tiergarten, l’immensa area verde della città. Usciamo dal parco zoologico alle 18, orario di chiusura; è molto ben tenuto e con infiniti esemplari. Il settore che ci colpisce particolarmente è quello degli animali notturni: mai visto niente di simile. Domani inizieremo il percorso lungo la Via delle Fiabe, ma ci dispiace lasciare Berlino: è una città splendida, giorno e notte, accogliente e vivibilissima come pedoni e come ciclisti. Di monumenti datati non ce ne sono molti a causa dei bombardamenti dell’ultima guerra. La parte Est è tuttora in “restyling”; incredibile l’opera di trasformazione attuata in pochi anni, moltissimi dei palazzoni in stile sovietico e in stato di avanzato degrado sono stati ristrutturati e rimodernati. Curiosi quelli in fase di rifacimento: si vede l’edificio da recuperare e, davanti, un’immagine della struttura così come sarà trasformata. Riflettendo sulla città, c’è da dire che qui colpisce, ancor più di ciò che si vede, ciò che ormai non c’è più; come mostrano le esposizioni fotografiche disseminate nelle strade, testimonianze di una vecchia città ormai scomparsa, sostituita da una in prevalenza moderna, fin troppo! Sono comunque palesi la volontà e l’impegno dei tedeschi che, dopo il secondo conflitto mondiale e la caduta del muro, hanno ricostruito e ristrutturato in tempi da record.
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