Prima di tutto, però, un giorno di divertimenti al parco Legoland. Dormiamo lungo l’autostrada, dopo una breve sosta per la cena nell’immenso parcheggio proprio di fronte alla rivendita Expocamp (5euro/notte – possibilità di elettricità) nelle vicinanze di Wertheim sulla strada chiamata Hymerring; di fronte un centro Outlet. 25 luglio: Legoland dispone di un comodo parcheggio camper al costo di 5euro al giorno, si deve però uscire entro le 22. La giornata trascorre tra giochi e aree espositive. È molto divertente e non grandissimo, si riesce a vederlo tutto anche con un solo giorno. Usciamo ad ora di chiusura (ore 20), ceniamo nel parcheggio e per la notte ci spostiamo nell’area camper del centro vendita di Sulzemoos. 26 luglio: oggi è decisamente più caldo. Prima di ripartire diamo un’occhiatina all’enorme rivendita di camper e accessori, ora hanno anche un partner italiano che aiuta per l’immatricolazione, se si vuole acquistare un mezzo. Con pochi chilometri di percorso arriviamo a Monaco (sito web in italiano). Entrando nell’Allianz Arena, dove avevamo parcheggiato in occasione di una nostra precedente visita nella città bavarese, una coppia di camperisti tedeschi ci avvisa preoccupata che oggi non si può sostare, stasera c’è la partita di calcio Bayern-Milan, e così è stato chiuso l’intero parcheggio. Ci spostiamo quindi verso il centro, si potrebbe utilizzare l’Olympia Park ma lo scorso inverno l’area riservata ai camper ci è sembrata abbastanza lontana dalla metro; ci vorrebbe un posticino un po’ più comodo, che riusciamo finalmente a trovare in una stradina del quartiere Milbertshofen che ci dicono esser tranquilla e utilizzata da parecchi altri camper. Restiamo! Pranziamo e usciamo immediatamente per dirigerci subito al centro storico di una Monaco riscaldata da un piacevolissimo sole. Sarà che a riveder le cose già viste si scoprono aspetti trascurati, ma non ci annoiamo davvero a passeggiare in questa splendida città che ci ospita per la terza volta. Siamo venuti precedentemente sempre in inverno, una prima volta con una deviazione della RomanticheStrasse (diario di viaggio) e una seconda volta per il Mercatini di Natale (diario di viaggio). Decidiamo di restare per più di un giorno, così alla stazione della metropolitana acquistiamo il biglietto Partner per tre giorni al costo di 22,80euro (sito web per informazioni sui trasporti in italiano). Magnifica come sempre la Marienplatz, dove assistiamo insieme con altre centinaia di turisti con il naso in su allo spettacolino del Carillon del Neues Rathaus, si ripete tre volte al giorno: alle 11, alle 12 e alle 17 in estate, mentre da novembre a febbraio solo alle 11 e alle 12. Ci rechiamo poi all’interno della Frauenkirche, il Duomo costruito nel 1494; simbolo della città con le sue torri a cupola identiche, è dedicato alla Madonna. Dalla sua torre alta 99 metri si possono scorgere le Alpi, ma a noi non va di salire. La grande Chiesa, se non ci fossero gli arredi conterrebbe circa 13.000 persone che, all’epoca della costruzione di questo edificio tardogotico, erano gli abitanti che contava Monaco! All’entrata si può osservare l’enigmatica ”impronta nera”, un piede impresso in una lastra di pietra che, secondo la leggenda, sarebbe l’impronta del diavolo, il quale, stizzito per la costruzione di questo nuovo edificio di culto, entrò furtivamente nella Chiesa non ancora consacrata. Dapprima scoppiò in una risata quando non vide alcuna finestra, pensando che un edificio senza finestre servisse a poco. Era proprio nel punto esatto in cui è impressa l’impronta, provocata dal suo pestare i piedi per terra dalla gioia. In effetti, dal quel punto le finestre non sono visibili, ma, spostandosi, si accorse che ce n’erano e in gran numero. Incollerito, si trasformò in un vento fortissimo per far crollare l’edificio, ma non vi riuscì e così, secondo la credenza popolare, lui o uno dei suoi seguaci ancora imperversa tra le torri. All’interno il Kenotaph, ossia il cenotafio (monumento funerario con le spoglie del defunto), in onore di Ludwig von Bayern, Ludovico il Bavaro, circondato dalle statue di quattro cavalieri, rappresentanti la pace e la guerra. Le sue spoglie, però, si trovano nella cripta. Alla cripta si accede da una scalinata alle spalle dell’Altare, ed è luogo di sepoltura di molti nobili e reali appartenenti alla famiglia Wittelsbach di Baviera; la più antica è quella di Beatrice di Slesia-Glogau, duchessa di Baviera, ma ci sono anche quella di Maria Teresa di Baviera, l’ultimo Re Bavarese Ludwig III e sua figlia, la Principessa Ildegarda. Vi è anche un ostensorio contenente reliquie di Pio X.
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Berlino, la Märchenstraße e Monaco, ancora nel Regno del Re delle favole: vacanze in Germania! - In Baviera
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