Usciamo e ci spostiamo al Viktualienmarkt, il notissimo mercato non lontano dalla Marienplatz, dove si vendono prodotti tipici internazionali e bavaresi. Mangiamo qualcosa al NordSee, l’ottima catena di ristorazione a base di pesce. Passiamo tra i Palazzi tipicamente affrescati e decorati, raggiungiamo la KönigPlatz, quindi riprendiamo il bus e ci rechiamo all’Englischer Garten, splendido parco di 374 ettari nel cuore della città; è impossibile visitarlo tutto a piedi! Lungo le stradine monacensi che corrono, turisti che camminano e ammirano le molte specie avicole del laghetto; nei prati tanti ragazzi che giocano a calcio, immancabile la Bier Garten. Qualche giretto nei negozi e torniamo al camper. 27 luglio: oggi si visita il Deutsches Museum. Vanta vari primati; è uno dei primi musei del mondo dedicati alla scienza e alla tecnica, uno dei più grandi al mondo con una superficie di 50.000 m² e anche uno dei più visitati. I settori sembrano non finire mai, così come i giochi e gli esperimenti interattivi. Splendide le barche a vela antiche, le sonde spaziali e un’altra infinità di capolavori della scienza. Mi colpisce molto la ricostruzione degli interni delle navi che portavano i migranti europei verso l’America nei primi del ‘900, il primo sommergibile tedesco, l’U1 costruito nel 1906 e nel museo dal 1921, la storia degli strumenti di calcolo, dall’abaco fino ai modernissimi pc. Fantastico il modellino in scala di una fabbrica di birra che illustra la produzione della bevanda simbolo della Germania, così come si usava tantissimi anni fa, ai tempi dei Re! Ci vorrebbe un libro intero per darne una descrizione esaustiva, basta sapere che siamo entrati alle 10 e usciti alle 18 senza riuscire neanche a fermarci in moltissime sale! Ci facciamo poi una bella passeggiata in centro fino a Karlsplatz, e a cena ci concediamo dei piatti tipici bavaresi alla Löwen am Markt (nel sito anche il menù in italiano cliccando alla voce Speisekarte). Per esser precisi ordiniamo due mezzi stinchi di maiale croccante con salsa alla birra scura, canederlo di patate e cappuccio in insalata (½ Knusprige Schweinshaxe mit Kartoffelknödel und Krautsalat) e un arrosto di maiale al forno con salsa alla birra scura, canederlo di patata e cappuccio in insalata (Ofenfrischer Schweinebraten in Dunkelbier-Sauce mit Kartoffelknödel und Krautsalat): buonissimi!!! Molto cortese anche il personale. 28 luglio: Oggi si prosegue l’itinerario iniziato lo scorso anno e che vede protagonista uno dei più enigmatici e singolari Re, Ludwig II di Wittelsbach. Durante le vacanze di Natale 2009/2010 abbiamo visitato i suoi Castelli (diario di viaggio), ora proseguiremo, anche se non completeremo, il ricco itinerario che lo vede protagonista. È stato definito con molteplici appellativi, il Re delle fiabe, il Re sognatore, il Re architetto, il Re dell’innovazione; indubbiamente è un personaggio che affascina e che, per paradosso, fu colui che dilapidando i beni del regno per costruire i suoi castelli, ha permesso ai bavaresi di sviluppare una delle industrie più redditizie: il turismo. Oggi è il momento tanto atteso della visita al Castello barocco di Nymphenburg (Schloss Nymphenburg- con il biglietto combinato di 11.50euro si può visitare il Castello, le Scuderie con il Museo delle Carrozze, il Museo della Porcellana e gli edifici del parco Amalienburg, Badenburg, Pagodenburg e Magdalenenklause – sotto i 18 anni è gratuito – 3.50euro l’audio guida in italiano solo per gli appartamenti ). Segnalo, per chi ha intenzione di visitare più siti in questa regione, la carta dei Castelli Bavaresi al prezzo di 24euro a persona o 40euro per una famiglia (2011), corredata di una comoda brochure in inglese e tedesco con spiegazioni e orari. Tornando al Castello, venne edificato per essere residenza estiva nella seconda metà del Seicento, poiché all’epoca era collocato nella periferia di Monaco in piena campagna; oggi è ormai integrato nella città. L’occasione della costruzione fu data dalla nascita di Massimiliano, figlio del Principe Elettore Ferdinando Maria, per donarlo alla moglie Enrichetta Adelaide di Savoia. Conserva ancora arredi e quadri in perfetto stato; da non perdere la Camera Verde (Schlafzimmer der Königin) dove il 25 agosto 1845, giorno in cui si venera San Ludovico (Luigi IX di Francia), nacque Re Ludwig II, che venne battezzato il giorno successivo nella sontuosa “Sala di Pietra” o “Sala delle Feste” (Steinerner Saal); sempre in questo splendido ambiente, egregiamente affrescato da Johann Baptist Zimmermann, si esibì Mozart all'età di sei anni davanti al Principe Elettore Massimiliano Giuseppe III. Entusiasma molti turisti la straordinaria “Galleria delle Bellezze”, la Schönheitsgalerie, voluta dal Re Ludwig I (nonno di Ludwig II) che accoglie alle pareti quadri con i ritratti di 38 donne (in realtà 37, perché una è immortalata due volte), fra le più belle secondo l’avventuriero Re. Il pittore Joseph Stieler ne eseguì 36 tra il 1827 e il 1850, altri due furono aggiunti successivamente e dipinti dal pittore Friedrich Dürck. Nella galleria anche il ritratto di Lola Montez, irlandese che si fingeva spagnola, ballerina e amante del Re Ludwig I; questa vicenda fu il motivo scatenante della rivoluzione di Monaco del 1848. Ci piace molto anche il Marstallmuseum, originale raccolta di carrozze, e non solo, usate dalla famiglia reale per varie occasioni; insolite e moderne per l’epoca quelle appartenute a Ludwig II, come una slitta in stile rococò con una lampada a olio per le uscite notturne. C’è addirittura imbalsamato “Cosa Rara”, il Cavallo preferito dal Re, che pare fosse abituato a mangiare a tavola come una persona! Passiamo poi al Museo della Porcellana e quindi al Parco, dove si può accedere anche senza biglietto, e che nasconde tra la fitta coltre di alberi i padiglioni, a volte chiamati castelletti:
- Amalienburg, il Castello di Amalia, il padiglione di caccia della principessa Amalia d’Asburgo, moglie di Carlo Alberto, che amava moltissimo l’attività venatoria. Il colore esterno, rosa, dà un tocco femminile e sopra il portale si può ammirare una scultura raffigurante Diana, dea della caccia. Molto graziosa la stanza da letto della principessa, così come la sala di forma circolare circondata da finestre e specchi; se ci si mette al centro della stanza, ci si può vedere riflessi ovunque! Decorazioni rappresentano Diana, Bacco, Cerere e Anfitrite.
- Badenburg, ossia Padiglione da Bagno, dove si trova la prima piscina coperta e riscaldata dell'Europa moderna risalente agli inizi del Settecento, mentre il salone è decorato da fontane a forma di conchiglia.
- Pagodenburg, fatto costruire da Massimiliano Emanuele come padiglione dalle stanze arredate con "cineserie", secondo la moda del tempo; all'esterno è adorno di classiche divinità della Roma antica.
- Magdalenenklause, costruito come una finta rovina e concepita come "luogo di penitenza", contiene elementi romantici, gotici e moreschi. In questo luogo il principe Massimiliano Emanuele si appartava per meditare, venne però consacrata dopo la sua morte, sotto il regno del suo successore Karl Albrecht. Certo suscita curiosità l’allestimento di questo finto eremo, che è forse tra tutte le costruzioni presenti nel Parco il più suggestivo. Entrando si vede immediatamente la finta grotta realizzata con vari tipi di materiale: tufo, conchiglie, pietre colorate e altro. In questa particolare Cappella la Maddalena e, alle sue spalle, un teschio, come a rammentare che la morte è dietro di noi. Molto strana la posizione di preghiera, con le mani rivolte dal lato opposto della croce. Sarebbe interessante conoscerne il significato. Pare che questo sacro luogo sia famoso anche per i suoi effetti miracolosi. Protagonista di uno di questi la Baronessa Augusta von Pechmann, che rimasta cieca da bambina, usando l’acqua di una pozza proprio davanti alla statua come fosse stata una medicina, riebbe la vista.
Usciamo all’imbrunire con un tempo divenuto un po’ incerto, che ci invita a rintanarci nella famosissima fabbrica di birra Hofbräuhaus per una bella cena in stile bavarese.