Dopo questo articolo arrivato al Direttore del sito Sanremonews, sono intervenuta
anche io. Questo il mio contributo:
Come camperista e autrice di un sito web dedicato a chi viaggia in camper, mi sento quasi in dovere di contribuire alla "discussione" dell’accaduto di Diano Marina. Ma risponderò non come camperista, bensì come semplice cittadina facendo finta di non appartenere a quella così amata o odiata categoria. Il problema non è dei camperisti, di più o meno leciti divieti apposti da amministrazioni compiacenti o in buona fede, il problema è come sempre tutto italiano: non si pretende il rispetto delle regole ...ma regole vere, non regole di comodo. Dalla parte dei camperisti c'è da dire che è assolutamente illegittimo apporre dei divieti specifici in mancanza di questioni oggettive; in altre parole, è del tutto giustificato il divieto di sosta o transito alle autocaravan (e non camper, parola inesistente nel codice della strada) in presenza di problematiche come potrebbero essere rami troppo bassi, pavimentazione che può cedere al peso etc. Del tutto incomprensibile e "fuori legge" il divieto "anti-camper": spesso succede che parti politiche fondino la propria campagna elettorale e il mantenimento del proprio elettorato (una volta in amministrazione) favorendo l'allontanamento di un turismo scomodo a talune categorie di esercenti! Di contro, si potrebbero riempire pagine e pagine di web scrivendo del mancato rispetto delle regole di autovetture e motoveicoli! Pensiamo ai parcheggi selvaggi, di doppie e triple file che non sono davvero tipiche delle autocaravan; o dei motoveicoli che sfrecciano in mezzo al traffico facendo i classici zig-zag tra le macchine. Abbiamo a questo punto individuato mancanze tra tutte le categorie. Il punto? Le multe, che non ci sono o che spesso (ed è questo che fa arrabbiare i camperisti!) sono solo per alcune tipologie di veicoli. Il camperista che scarica liquami va tassativamente multato, non si deve aspettare che giungano le segnalazioni a riviste o simili. I vigili di Diano dov’erano? Ma mi chiedo anche: più volte (e questa è una mia esperienza personale) siamo stati invitati dai vigili su un lungomare a non tirar fuori sdraio e quant’altro: perfettamente d’accordo! Ma gli stessi vigili dov’erano quando a fine giornata le automobili parcheggiate vicino a noi hanno lasciato a terra i “resti” del pranzo (confezioni di pizza o di fast food, lattine di bibite etc) senza il benché minimo scrupolo? Questo, credetemi, non l’ho mai visto fare da un camperista, che nel proprio mezzo ha tanto di secchio per la spazzatura! Quindi, non puntiamo il dito su chi può dar fastidio ad albergatori o gestori di campeggio. A chi dice che i camperisti pagano milioni di euro il proprio mezzo e poi non vogliono spender soldi in un’area di sosta, mi viene spontaneo rispondere: perché non menziona anche le automobili, che, spesso costano ancor di più di un’autocaravan, e che parcheggiano gratuitamente evitando le strisce blu, o che non pagano un box per la sosta notturna ma usufruiscono del suolo pubblico? Sai quante ce ne sono! Io non le critico affatto, ognuno fa i propri conti, purchè rispetti le regole del viver civile. E laddove questo non accade ci sia qualcuno pronto a punire! Ora una mia esperienza che sicuramente farà riflettere: in una bella cittadina umbra abbiamo parcheggiato in un grande parcheggio senza divieti, immediatamente siamo stati raggiunti da un tizio che ci ha consigliato di andare nell’area di sosta a pagamento perché lì i camper venivano multati. La cosa ci ha insospettito, siamo andati dal comandante dei vigili che ci ha assicurato che non essendoci divieto potevamo stare tranquillamente giorno e notte (ovviamente senza “campeggiare”, ma era scontato per noi!). Bè sapete chi era il tizio che ci aveva dato “il suggerimento”? Il gestore dell’area di sosta a pagamento! Eventus docet…