USA on the road: il viaggio più bello!

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Camperisti senza camper, per questa volta sarà così.

Il noleggio sarebbe stato troppo oneroso per i costi, e impossibile dal punto di vista logistico. Le agenzie di noleggio camper sono chiuse nei giorni festivi e ...

non effettuano mai orario continuato (almeno tra quelle che abbiamo trovato nel web) e noi dobbiamo ripartire necessariamente di lunedì mattina presto. Queste le due motivazioni ci fanno desistere e siamo costretti a organizzare un viaggio classico, cui non siamo sicuramente abituati: volo+albergo+auto. La partenza è il 31 ottobre al mattino molto presto, praticamente di notte! A Fiumicino si consegna la nostra auto al Park and Dream, parcheggio a lungo termine, e con la navetta ci accompagnano all’ingresso dei voli internazionali. Si consegnano i bagagli da stiva e si ritirano le carte d’imbarco. Aspettiamo l’apertura del gate, anche se ci mettiamo in fila un pochino tardi, e nonostante i quaranta minuti di anticipo rispetto al volo, rischiamo quasi di restare a terra! A Bruxelles, abbiamo neanche due ore per il cambio che con l’aeroporto sprovvisto di personale nei punti di assistenza ai clienti, e con pochissima segnaletica utile, diventano rischiose. Arrivati al gate di partenza del nostro aereo, scopriamo che dobbiamo nuovamente richiedere (e non siamo i soli!) la carta d’imbarco. Anche qui fila, e ancora un controllo con tanto di perquisizione da parte degli addetti della United Airlines: quasi perdiamo di nuovo la coincidenza dell’aereo! Abbiamo ancora uno scalo, a Chicago. Negli Stati Uniti è d’obbligo, al primo atterraggio, il controllo immigrazione. Per essere tranquilli con le coincidenze, sono necessarie almeno tre ore. E così passiamo prima dallo U.S. Citizenship and Immigration Services, quindi consegniamo il modulo U.S. Customs and Border Protection, che è una dichiarazione per la dogana e, infine, il passaggio ai body scanner. Siamo davvero fortunati: pochissima fila! Ed eccoci pronti per prendere la metropolitana (eh già, c’è proprio la metropolitana per spostarsi all’interno dell’aeroporto) che ci porta al nostro gate di partenza. Oggi è il 31 ottobre: la notte di Halloween! Tutto è in tema, anche negli aeroporti! Siamo pronti per l’ultimo imbarco: da Chicago a Los Angeles. Scendiamo dall’aereo e seguiamo le indicazioni per recarci alle banchine di partenza degli shuttle, dei veri e propri bus che trasportano i turisti nell’agenzia di rent car prescelta, per ritirare l’autovettura. Ed eccoci qui, sulla nostra Jeep Patriot 4x4 (non accettiamo l’integrazione della polizza assicurativa, che sempre propongono e non affittiamo il navigatore). Prima di partire abbiamo istallato nei nostri cellulari il Map Factor Navigator: istallazione del software e delle mappe mondiali gratuiti, con la conseguente navigazione senza bisogno di connessione internet. Comunque, anche non avendo il Map Factor, non avremmo mai noleggiato il navigatore, giacché il costo giornaliero moltiplicato per i giorni di noleggio è maggiore del prezzo di acquisto. La nostra Jeep (a cambio automatico, sono tutte così qui le auto) ci catapulta fra le immense strade di Los Angeles, e la nostra avventura

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Il primo Sandwich! Il primo Sandwich!
Los Angeles
Los Angeles Los Angeles
La nostra Jeep!
La nostra Jeep! La nostra Jeep!
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Aeroporto di Chicago Aeroporto di Chicago
Sull'aereo
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