Esate 2010: Sicilia parte seconda - Nel cuore della Sicilia

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Torniamo indietro e, passando a Porto Empedocle, ai ispira la spiaggia e così ci fermiamo fino a circa le 19 per un bel bagno. Serata passata passeggiando nel centro di Caltanissetta, con cena etnica a base di kebab. La notte la passeremo a Piazza Armerina ma, strada facendo, ci fermiamo a Pietraperzia dove completiamo la cena con arancini, calzoni, dolci e granatina ai gelsi neri (non segnalo il punto vendita perché non merita lodi, forse l'unico acquisto siciliano che non ci lascia soddisfatti). Notte in piazza Europa; qui è possibile parcheggiare solo se si arriva di sera, durante il giorno la piazza è invasa! 4 agosto: facciamo un bel giro nella città, non male ma niente di memorabile. Si vorrebbe visitare la Villa del Casale, villa tardo-romana iscritta alla lista del Patrimonio UNESCO; conta 60 stanze e 3500 mq di mosaici pavimentali! Purtroppo apre solo il pomeriggio e dal 1 ottobre 2010 verrà chiusa al pubblico per restauro, così ripartiamo ed approdiamo nel primo pomeriggio a Caltagirone. Ci stabiliamo un pochino più giù (sempre su via Circonvallazione) rispetto al punto sosta segnalato dove torneremo più tardi per fare camper service. Dal nostro parcheggio si arriva al centro salendo una scalinata, ci sarebbe anche una scala mobile ma non funziona. Alla fine delle scale c'è la bella Villa Comunale, mentre, procedendo sulla sinistra si arriva al centro. Un piacevole percorso tra gli infiniti negozi di ceramiche, all'apparenza uguali, ma caratterizzati ognuno dalla mano dell'artista che vi opera. La Basilica Cattedrale è dedicata a San Giuliano, il cui culto fu introdotto proprio dai normanni (era vescovo della città di Le Mans). Tra costruzioni, rifacimenti e terremoti, l'attuale struttura si può far risalire al Settecento. Bellissimi i dipinti ad olio sulla volta, la via crucis in ceramica, le reliquie di Santa Lucia di Caltagirone. Stupendo il presepe in mostra. Impossibile non menzionare la famosa scalinata costituita da 102 gradini, le cui alzate sono rivestite da piastrelle in ceramica. Negli innumerevoli negozi di ceramica si vedono spesso coppie di vasi a forma di teste, una di un uomo dalla pelle scura e una di una donna con la pelle molto chiara; il tutto risale alla leggenda del "Moro". Pare che moltissimi anni fa una ragazza viveva segregata in casa; i fratelli non le permetteva di uscire. Così, quando in città arrivò un giovane arabo, lei se ne innamorò; scoperta dai fratelli, questi decapitarono il "moro" a causa dell'odio riposto verso gli arabi che avevano conquistato la Sicilia. Così le lacrime della ragazza fecero crescere a dismisura i vasi del suo balcone. I ceramisti creano tali capolavori in ricordo di questa storia. La visita a Caltagirone è stata impegnativa ma la città meritava. Ci rimettiamo su strada dopo aver effettuato camper service: la struttura è gratuita ma molto molto spartana. Arriviamo alle 21 passate a Giarratana, dove riusciamo a sistemarci nel parcheggio di via della Solidarietà. 5 agosto: iniziamo subito la visita a questo paesotto. Giarratana ha un notevole patrimonio architettonico; tutto è però successivo al 1693, anno di un terribile terremoto, che distrusse questa meravigliosa area della Sicilia. Qui a Giarratana visitiamo alcune Chiese tra cui quella intitolata a Sant'Antonio Abate. Proprio oggi qui si festeggia la Madonna della Neve, patrona del paese, e all'esterno della Basilica ci sono così tanti di quei fuochi d'artificio posizionati da sbalordire! Mai visto niente di simile. Noi non aspettiamo la celebrazione e l'esplosione dei botti, sarà sicuramente molto suggestivo ma preferiamo proseguire. Da menzionare il prodotto tipico per eccellenza: la cipolla, con dimensioni fuori dagli schemi ...è enorme!

Giarratana
Giarratana Giarratana
Caltagirone
Caltagirone Caltagirone
Caltagirone
Caltagirone Caltagirone
Caltagirone
Caltagirone Caltagirone
Piazza Armerina
Piazza Armerina Piazza Armerina

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