Esate 2010: Sicilia parte seconda - Ragusa e provincia

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Riprendiamo la nostra strada e arriviamo a Ragusa, la più piccola provincia della Sicilia. Appena arrivati ci indicano come possibile sosta il parcheggio dietro la Questura, consiglio, peraltro dato da un vigile urbano, che si rivela pessimo! È lontano dal centro, così, più tardi, sposteremo il camper nel parcheggio di Ragusa Ibla. Pranziamo con calzoni, pizza e tomassimi (saccottini ripieni di carne), gelato e cannoli. Anche qui c'è pochissimo antecedente al 1693. Per avere una prima visione della vecchia città, saliamo sul trenino turistico; in circa mezz'ora, e tra indicazioni e musica siciliana, compie il giro della barocca Ragusa Ibla. Solo qui ci sono ben 13 monumenti iscritti nel patrimonio UNESCO. Il Circolo di Conversazione, in stile neoclassico, era il luogo di conversazione preferito dei nobili ragusani. Non lontano dal maestoso Duomo, il Palazzo La Rocca dei Sant'Ippolito, uno dei pochi in buono stato di conservazione. Colpisce il portale della vecchia Chiesa di San Giorgio, distrutta dal terremoto del 1693. Si scorge la figura di San Giorgio nell'atto di uccidere il drago. Tra le altre figure rappresentate, quella che rappresenta uno dei mestieri tipici: il mielaio. In ultimo visitiamo la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio; pare che qui i bestemmiatori venissero cosparsi di miele e messi "a disposizione" di api e mosche! La sera la programmiamo all'insegna di cioccolato e, ancora, barocco: Modica. Parcheggio in P.le Falcone - Borsellino. La cittadina è invasa di turisti accolti dalle infinite cioccolaterie. La scalinata che porta al Duomo è maestosa, come lo è l'interno. Facciamo conoscenza di un simpatico signore titolare del B&B "Carrube & Cavalieri". Per chi non viaggia in camper usufruire della sistemazione in questa struttura ha vantaggi insoliti: posizione centrale, ambiente curato e sapienza infinita del gestore! In pochi minuti ci descrive con sapienza luoghi e avvenimenti della città. Per assaggiare il famoso cioccolato ci rechiamo all'"Antica Cioccolateria Bonaiuto"; il cioccolato è fantastico, lavorato a freddo secondo un'antica ricetta azteca (la stessa del film "Chocolat"). Ce ne sono veramente per tutti i gusti: impossibile ricordarli tutti! Assaggiamo anche i cannoli: unici quelli alla crema di pistacchio. Dopo la solita scorta di calorie ci rechiamo a Scicli. 6 agosto: risveglio tra il vociare degli abitanti, del resto abbiamo dormito nella piazza centrale. Ci incamminiamo sul percorso del parco-museo Colle San Matteo. Incontriamo, salendo, il Palazzo Beneventano (UNESCO), annoverato tra i palazzi settecenteschi più belli della Sicilia per le sculture mostruose sulle facciate: teste di mori, di Saraceni e teste di tigri. Saliamo percorrendo la ripida stradina fino alla Chiesa di San Matteo, bellissima ma tristemente in rovina; si può anche osservare l'interno in totale degrado. Salendo ancora la Chiesa di Santa Lucia, dall'apparente buono stato ma chiusa, ci dicono che viene aperta ai fedeli solo nel giorno di commemorazione della Santa. Ancora più su costruzioni in rovina recintate dal tipico "muro a secco". Proseguiamo sul sentiero delimitato da staccionata in legno per ammirare lo splendido panorama che spazia dai monti Iblei al mare. C'è l'indicazione di un progetto (che sarebbe terminato nel 2008 ...!) per un percorso archeo-antropologico riguardante l'insediamento rupestre di Chiafura (curiosa la definizione che diede al posto Pasolini: "una specie di montagna del purgatorio, con gironi uno sull'altro, forato dai buchi delle porte delle caverne saracene"). L'unica struttura è un sentiero delimitato da una staccionata in legno; percorrendolo sono visibili le "Cento bocche di Chiafura", ossia l'antico agglomerato trogloditico. Sulla parte più alta del colle costruzione nuova in rovina e panorama stupendo su Scicli. Riscendiamo al centro dove visitiamo il Palazzo Spadaro (tardo-barocco e con all'interno l'ufficio turistico), la Chiesa di San Michele Arcangelo (rimasta chiusa per ben 18 anni; dal 1990, anno in cui un terremoto la danneggiò gravemente, al 2008), il Museo del costume e della cucina: cappelli, abbigliamento, accessori, utensili etc. Interessante. Proseguiamo e concludiamo con la visita alla particolare Chiesa di Santa Teresa dove, oltre alle sontuose decorazioni tardo-barocche, abbiamo la fortuna di ammirare varie opere provenienti da altri siti e qui in mostra temporanea. Torniamo al camper, lasciamo Scicli e ci spostiamo al Castello di Donnafugata, consigliatoci dal sapiente proprieta del B&B di Modica. Arriviamo che son quasi le 13, il Castello sta per chiudere per la pausa pranzo e così ...facciamo pausa pranzo anche noi. Entriamo al Castello intorno alle 14.30 ed è veramente maestoso e ricco di arredi. Come spesso succede, anche questo Castello è arricchito di mistero da una leggenda, quella di Bianca di Navarra che, imprigionata dal perfido conte Bernardo Cabrera, riuscì poi a fuggire dalle gallerie circostanti. Ecco dunque il nome dialettale "Ronnafugata", cioè "donna fuggita". La storia ha sfatato completamente la fiaba di Bianca, poiché la principessa non sarebbe mai potuta entrare nel Castello: nella sua epoca il palazzo non era ancora stato edificato. Storie misteriose a parte, il Castello è bellissimo. Interessante il Salone degli Stemmi, le cui pareti sono dipinte con i simboli delle famiglie più importanti di Sicilia. Splendidi anche il Salone degli specchi, le Sale del Biliardo e della Musica e la stanza da letto assegnata alla principessa Bianca di Navarra. Eccellente anche il parco con ficus immensi, piante esotiche, statue, grotte artificiali. La coffee house in stile neoclassico è chiusa, ma dei gentili addetti all’allestimento di uno spettacolo ci permettono di vederla per pochi minuti; qui si tenevano i rinfreschi per i nobili. Tra tanto splendore è penoso assistere ad alcune sale con affreschi completamente distrutti da infiltrazioni d'acqua. Divertentissimo il labirinto in pietra, il "Pirdituri", costruito nei giardini: c'è un unico accesso e quindi tutti si perdono perché, una volta entrati, iniziano a cercare disperatamente l'uscita non sapendo che bisogna tornare indietro! Uscendo decidiamo per un pomeriggio al mare.

Modica
Modica Modica
Modica
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Ragusa
Ragusa Ragusa
Castello di Don...
Castello di Donnafugata Castello di Donnafugata
Castello di Don...
Castello di Donnafugata Castello di Donnafugata
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Castello di Donnafugata Castello di Donnafugata
Scicli
Scicli Scicli
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